Comunicato stampa PURINA. Rafforza il proprio impegno per l’agricoltura rigenerativa. Di PetNews24 Scritto: 3 Dicembre 2025 10 minuto/i di lettura PURINA RAFFORZA IL PROPRIO IMPEGNO PER L’AGRICOLTURA RIGENERATIVA: NUOVA COLLABORAZIONE IN ITALIA CON IL PARTNER BIOSPHERES Il nuovo progetto prevede un approccio farm-based per rispondere in modo concreto e personalizzato in base alle esigenze degli agricoltori Questa nuova progettualità contribuisce agli impegni di Purina che prevedono entro il 2025 di approvvigionarsi per il 20% di cereali e proteine vegetali da agricoltori che adottano pratiche di agricoltura rigenerativa, raggiungendo il 50% entro il 2030 Purina, azienda leader in Europa nella cura dei pet, prosegue il proprio percorso nell’ambito dell’agricoltura rigenerativa con il lancio di un nuovo progetto pilota sviluppato in collaborazione con Biospheres, realtà specializzata in agroecologia e leader nello sviluppo e nell’implementazione dell’agricoltura rigenerativa su larga scala. L’iniziativa rappresenta un’evoluzione e un arricchimento del lavoro avviato negli anni precedenti e si inserisce in una strategia europea più ampia volta ad ampliare ulteriormente il proprio know-how in questo ambito, ridurre l’impatto ambientale complessivo e rafforzare la resistenza dell’approvvigionamento, promuovendo pratiche agricole in grado di rigenerare la salute del suolo e tutelare la biodiversità, in un contesto in cui le soluzioni basate sulla natura sono fondamentali per costruire sistemi agricoli e alimentari più resilienti. Un nuovo approccio che pone l’agricoltore al centro Con questo nuovo progetto pilota, il cui obiettivo è ampliare le conoscenze degli agricoltori sulle pratiche rigenerative, Purina riafferma il proprio impegno nello sviluppo di un modello innovativo, pensato per rispondere in modo diretto e concreto alle esigenze degli agricoltori e per rafforzare l’impatto tangibile delle pratiche rigenerative e la loro adozione nel lungo periodo. Il progetto offre un percorso personalizzato, supportato da agronomi professionisti, e prevede un monitoraggio costante e investimenti in formazione per l’implementazione delle pratiche rigenerative individuate. Il modello di Biospheres è “farm-based”, incentrato sull’azienda agricola, con cui si costruisce un percorso personalizzato, selezionando le misure più efficaci per la propria attività, introdotte in maniera graduale e strategica. Ogni roadmap viene definita dall’azienda agricola insieme all’agronomo di Biospheres, considerando le caratteristiche specifiche del terreno e dello stato di salute del suolo. Il primo passo prevede l’implementazione di pratiche rigenerative mirate ad aumentare la sostanza organica del suolo, condizione fondamentale per rendere la produzione adattata ai cambiamenti climatici e agli squilibri del terreno. Lo step successivo del percorso prevede l’inserimento di pratiche rigenerative aggiuntive, garantendo che la transizione verso un’agricoltura rigenerativa sia sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia economico nel medio-lungo periodo. Uno degli elementi chiave del progetto è la presenza di un’unica figura tecnica di riferimento, che garantisce un accompagnamento costante, un dialogo semplice e diretto e supporta gli agricoltori nell’adozione delle nuove pratiche e nella gestione del cambiamento. Il progetto prevede inoltre un forte focus formativo, che comprende temi agronomici, economici e gestionali, con l’obiettivo di favorire l’autonomia e la crescita delle competenze dell’agricoltore, rafforzando la consapevolezza dei benefici derivanti dalla rigenerazione del suolo. “La transizione agricola avviene attraverso l’ascolto, la fiducia e le esigenze condivise tra l’agricoltore e l’agronomo. Per questo motivo l’agricoltore e la sua azienda agricola sono al centro del nostro sostegno, con l’obiettivo di raggiungere un elevato livello di adattamento delle aziende agricole per garantire il mantenimento della resa e qualità delle produzioni agricole per i prossimi 20 anni. Questa resistenza passa attraverso il mantenimento della salute degli ecosistemi agricoli, garantendo al contempo la salute economica delle aziende agricole e la qualità della vita sul lavoro per l’agricoltore. Un modello di agricoltura rigenerativa efficiente deve essere positivo per l’agricoltore, per il clima, per la biodiversità e per la qualità dell’acqua. È a questa condizione che miglioreremo la resistenza delle filiere agricole e coinvolgeremo in modo sostenibile gli agricoltori in questa prospettiva incentrata sulla resilienza delle loro aziende.” dichiara Anthony Le Quemner, direttore tecnico di Biospheres. «L’agricoltura rigenerativa è una leva strategica per raggiungere i nostri impegni ambientali, ma soprattutto uno strumento concreto per dare valore alla nostra filiera produttiva. Con questa nuova collaborazione vogliamo creare percorsi personalizzati che mettano al centro gli agricoltori, accompagnandoli in un cammino di crescita tecnica ed economica, e guidare un cambiamento culturale che ispiri tutti gli attori della nostra filiera a integrare la sostenibilità nelle loro pratiche quotidiane», afferma Fabio Degli Esposti – Amministratore Delegato di Purina Italia e Direttore Regionale di Purina Sud Europa. Il framework europeo e gli obiettivi di Purina e del Gruppo Nestlè Il progetto con Biospheres rappresenta un ulteriore passo avanti nell’impegno di Purina al raggiungimento, entro il 2025, dell’approvvigionamento per il 20% di cereali e proteine vegetali da agricoltori che adottano pratiche di agricoltura rigenerativa, percentuale che salirà al 50% entro il 2030, contribuendo al percorso del Gruppo Nestlé verso le zero emissioni nette entro il 2050. Attraverso iniziative come questa, focalizzata sulla rigenerazione degli ecosistemi del suolo, Purina contribuisce a un più ampio impegno di ripristino dei paesaggi e degli ecosistemi, che comprende anche progetti volti ad affrontare il declino della biodiversità marina, con l’obiettivo comune di ristabilire l’equilibrio naturale e favorire il sequestro di CO₂. Nello specifico, l’impegno europeo per l’agricoltura rigenerativa di Purina ha visto il coinvolgimento, dal 2020 ad oggi, di oltre 450 agricoltori, che hanno aderito ai programmi sostenuti dall’azienda a livello europeo. La volontà di testare approcci diversi in contesti agricoli specifici riflette la strategia dell’azienda: un impegno capace di adattarsi alle peculiarità dei territori, per massimizzare l’impatto ambientale e sociale. Con l’avvio di questa nuova collaborazione, Purina rafforza ulteriormente la propria rete di collaborazioni con agricoltori e partner locali, da cui l’azienda si approvvigiona anche per il vicino Stabilimento di Portogruaro in Veneto, confermando la centralità della cooperazione lungo l’intera filiera come vero motore del cambiamento. In questo modo l’azienda, insieme a Biospheres e in collaborazione con propri fornitori, accompagna attivamente gli agricoltori in un percorso di transizione delle modalità di produzione in modo sostenibile.