Home Associazioni Giù le mani dai lupi. LNDC Animal Protection lancia la petizione per salvare i lupi altoatesini.

Giù le mani dai lupi. LNDC Animal Protection lancia la petizione per salvare i lupi altoatesini.

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L’Associazione si rivolge alla Commissione Europea perché la nuova legge approvata dalla Provincia Autonoma di Bolzano appare violare la Direttiva Habitat, che protegge questi animali che hanno un ruolo fondamentale nell’equilibrio della biodiversità. Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection: “Anziché facilitare l’uccisione dei lupi, bisogna incentivare l’uso di misure di prevenzione”

Il Trentino Alto-Adige purtroppo continua a dimostrarsi come una Regione che non riesce ad apprezzare la propria fauna selvatica per quello che realmente è: una grande risorsa. Mentre la Provincia Autonoma di Trento continua la sua crociata contro la popolazione di orsi, quella di Bolzano ha iniziato la sua guerra contro i lupi. La Giunta Provinciale infatti ha approvato una legge secondo la quale, in caso di predazioni di bestiame, il Presidente potrà ordinare l’abbattimento di un numero arbitrario di lupi anche senza il parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

La valutazione in merito alla cattura e uccisione degli esemplari verrà effettuata solo dall’Osservatorio Faunistico Provinciale, cioè una diramazione della stessa Provincia Autonoma di Bolzano, laddove l’ISPRA – unico soggetto in grado di valutare in maniera scientifica lo stato di conservazione della specie – non dovesse esprimere il proprio parere entro 10 giorni dalla richiesta. Inoltre, se non è possibile identificare il lupo o i lupi responsabili dell’eventuale predazione, la nuova legge prevede che si possano uccidere tanti esemplari quanti si suppone abbiano partecipato alle predazioni.

Quello che succede in questa Regione è veramente vergognoso. Da anni lottiamo in tribunale contro la Provincia di Trento per salvare gli orsi e ora siamo pronti a fare lo stesso per i lupi nell’Alto-Adige. Questa nuova legge, tra l’altro, è già pronta a giustificare chi non predispone le necessarie misure di prevenzione e difesa dalle predazioni del lupo visto che i provvedimenti sono riferiti ai casi in cui nelle malghe non dovesse essere possibile predisporre adeguate recinzioni o utilizzare i cani da guardia o garantire la presenza continua di pastori accompagnati da cani pastore. Al contrario, una amministrazione lungimirante e attenta all’ambiente dovrebbe fare esattamente l’opposto e cioè incentivare l’utilizzo di questi metodi di prevenzione”, commenta Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

LNDC Animal Protection quindi si rivolge alla Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen  e al Commissario europeo all’ambiente Virginijus Sinkevičius con una petizione per valutare la compatibilità di queste nuove norme locali con la Direttiva Habitat. Quest’ultima Direttiva comunitaria impone agli Stati Membri di attuare una rigorosa tutela di alcune specie animali tra cui proprio il lupo, che svolge un importante ruolo per l’equilibrio della biodiversità.

Guarda e leggi la petizione

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