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Roma. Aggiudicazione della gestione triennale dei canili di Muratella e Ponte Marconi.

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Aggiudicazione della gestione triennale dei canili di Muratella e Ponte Marconi al precedente gestore privato con il massimo rialzo di prezzo – che ci sia anche il massimo della qualità e della giustizia.

ROMA, 10 settembre 2019 – Con l’ultimo atto della gara per la gestione dei due canili comunali di Roma, Muratella e Ponte Marconi, per un importo pari a circa 5.5 milioni in tre anni, si conclude dopo oltre 12 mesi un procedimento dai contorni farseschi, iniziato con un bando lanciato a ridosso di agosto 2018 in gran segreto, con la partecipazione (nonostante l’importo molto elevato) solo dell’uscente gestore privato ed escludendo – a causa di requisiti troppo stringenti – tutto il mondo delle onlus no profit.

A breve avverrà l’aggiudicazione alla società Agro Aversano, confermata e difesa dal Dipartimento comunale e dalla giunta 5stelle anche a fronte di molte notizie di cronaca negative sui canili, con un prezzo al cittadino molto alto (circa 9,5 euro al giorno per ogni animale garantiti solo per la gestione, pulizia e alimentazione). Rimangono in carico a Roma Capitale tutte le responsabilità e i costi legati alle cure sanitarie dei 600 cani ospitati nei due canili rifugio e addirittura la nomina dei due direttori sanitari.

Un’esplosione di costi, in un panorama in cui l’amministrazione pubblica invece cerca di risparmiare su tutti i servizi, che deve essere preludio obbligatorio a un’ottima qualità dei servizi resi.

In questo scenario, infatti, il Comitato Animalista Ambientalista pretende quattro cose imprescindibili:

1. Che nel giro di pochissimo i canili romani, data la cifra elevatissima spesa dai cittadini, diventino un gioiello di efficienza, di armonia con il pubblico e con i volontari (basta liste di proscrizione), e che Muratella torni sulle cronache solo per premi internazionali acquisiti o come esempio per gli altri comuni;

2. Che il mondo animalista romano si possa sentire tranquillo di portare un animale in canile (e non sentirsi rispondere costantemente “Portarlo a Muratella? Sei matto, lì sono morti molti animali!”);

3. Che vengano almeno riassunti i lavoratori licenziati nel corso degli ultimi anni per riportare giustizia e armonia nel settore;

4. Che il Dipartimento Ambiente torni a essere vigile, severo e imparziale nei confronti del gestore privato, che i controlli siano frequenti, che le soluzioni siano rapide ed efficaci.

Noi vigileremo e non faremo sconti.

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