Home Ambiente Vittoria per gli orsi JJ4 e MJ5, il Consiglio di Stato accoglie in toto il ricorso di LNDC Ainmal Protection.

Vittoria per gli orsi JJ4 e MJ5, il Consiglio di Stato accoglie in toto il ricorso di LNDC Ainmal Protection.

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Il ricorso presentato da LNDC Animal Protection al Consiglio di Stato ha dato l’esito auspicato: JJ4 e MJ5 non potranno essere uccisi. L’ordinanza del massimo grado di giustizia amministrativa, infatti, dice a chiare lettere che “il provvedimento che dispone l’abbattimento dell’animale appare sproporzionato e non coerente con le normative sovrannazionali e nazionali che impongono l’adeguata valutazione di tutte le misure intermedie” e pertanto l’ordine di abbattimento va sospeso.

Il provvedimento del Consiglio di Stato ricalca e accoglie in tutto e per tutto le argomentazioni che LNDC Animal Protection ha portato a sostegno del proprio ricorso: dal principio di proporzionalità e di gradualità delle misure da intraprendere alla tutela dell’orso prevista dalla Direttiva Habitat della UE, fino alla tutela della biodiversità recentemente introdotta nella Costituzione.

“Il Consiglio di Stato ha affermato che l’allarme sociale legittima il rafforzamento di misure preventive ma non l’uso della decisione più estrema. Ora auspichiamo che la Provincia di Trento cominci a mettere in atto realmente quelle forme di prevenzione che chiediamo da tempo”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

Io e il collega Paolo Letrari, insieme al quale ho curato il ricorso, siamo molto soddisfatti che il nostro ricorso sia stato accolto in ogni sua parte e che sia stato ribadito l’importante principio previsto dalle norme: le misure di monitoraggio, captivazione e abbattimento sono graduali e l’ultima deve essere presa in considerazione solo come extrema ratio e in assenza di altre soluzioni percorribili. In questo caso, esiste la possibilità di trasferire gli orsi altrove e il Consiglio di Stato ha affermato che questa possibilità rappresenta una alternativa valida all’uccisione che pertanto va fermata”, commenta Michele Pezone – Responsabile Diritti Animali LNDC Animal Protection.

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