Home Attualità L’ultima frontiera occidentale: gli animali “figli”.

L’ultima frontiera occidentale: gli animali “figli”.

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Lungo la nostra strada c’è un bellissimo parco immerso nel verde (di una California dove la primavera arriva a gennaio e termina tra due mesi, sempre che arrivi pioggia a sufficienza e già si teme quanto avvenuto lo scorso anno che si è concluso con terribili incendi e troppe vittime), ma non si vedono i giochi dei parchi ricreativi, né bimbi che corrono su e giù per le colline o genitori che spingono passeggini… solo cani, di ogni razza e taglia, lasciati scorrazzare liberi sotto gli occhi vigili dei loro padroni che si fermano ai lati, magari scambiando qualche saluto con il conoscente di turno. È uno dei sempre più frequenti “Dog Park” (parco per cani) che stanno crescendo di numero in parallelo con alcuni “segnali” a livello commerciale: la moltiplicazione di intere corsie di scaffali ai supermarket con prodotti dedicati agli animali domestici, una quantità infinita di pelouche e giochi vari appositamente preparati per loro in ogni negozio di giocattoli, mentre spuntano come funghi nuovi store letteralmente in grado di svuotare il portafoglio degli amici degli animali (i prezzi dei “cappottini” natalizi o di quelli per Halloween fanno concorrenza a quelli per bambini, ma dei negozi “su”). Iniziative che si diffondono un po’ in tutto il mondo occidentale: in Italia, per fare un esempio, uno dei più attivi è il parco per cani di Senigallia, istituito con la collaborazione di esperti cinofili e i negozi per gli amici dell’uomo sono ben presenti.

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